Kuromatsu Il Pinus thunbergii è senza dubbio tra le migliori specie utilizzate nella pratica bonsai; questo pino prende il nome dal dottor Carl Peter Thunberg, botanico ed entomologo svedese autore di un trattato sulla botanica giapponese . Questa specie è stata a lungo considerata da molti come il “re” tra i bonsai Il pino nero, albero molto vigoroso, viene comunemente coltivato in Giappone; ha aghi spessi, scuri e verdi, fino a 5-7 centimetri di lunghezza sostenuti in gruppi di due. Sebbene questi aghi siano piuttosto lunghi, le dimensioni possono essere ridotte, con l’uso di tecniche di potatura bonsai. Il P. thunbergii tollera condizioni di crescita estreme come terreni sassosi e poveri.

Rinvaso: I pini neri vanno rinvasati in primavera appena prima che le gemme iniziano a gonfiarsi; il substrato deve essere formulato in modo da avere ben presente due condizioni: una elevata durezza e resistenza alla degradazione , perché la crescita e lo sviluppo radicale nel pino nero è molto forte e continuo; un perfetto drenaggio, caratteristica imprescindibile per una buona coltivazione. Utilizzeremo perciò uno strato di pomice di media granulometria sul fondo del vaso e  la composizione del terriccio  che useremo è una miscela composta da kiryu (60%), pomice (20%),akadama (20%),; per piante in rifinitura utilizzeremo una miscela composta dagli stessi componenti e relative percentuali ma con granulometria inferiore (da 3 a 6 mm). Piante giovani possono essere rinvasate ogni due o tre anni almeno, mentre pini più maturi anche ogni quattro/sei anni. In fase di rinvaso è molto importante ricordare che il pane radicale non va completamente rimosso, ma si tende a mantenere parte della zolla per la presenza di ectomicorrize simbionti.

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